Massimino II – Follis Civico Pagano – Persecuzione Cristiana

110,00

CONIO CIVICO “PAGANO” COMMEMORATIVO DELLA GRANDE PERSECUZIONE CRISTIANA

Anonimo tempo di Massimino II Daia 310/13 d.C.

Follis Æ17 – Antiochia
312 d.C. circa

GENIO ANTIOCHENI Tyche seduta su una roccia, ai suoi piedi il Dio Fluviale Oronte a braccia aperte./ APOLLONI SANCTO, Apollo in piedi a sinistra, tiene patera e lira. Lettera Officina B nel campo a destra. Marchio di zecca SMA.

17 mm, 1,59 g
Van Hesch 3. Vagi 2954


L’attiva campagna di persecuzione contro i cristiani da parte di Massimino II raggiunse il suo apice durante il 310-313 nelle città orientali di Nicomedia, Antiochia e Alessandria. I cristiani furono soggetti a confisca di terreni e proprietà ed espulsi dalle città; le chiese furono chiuse e saccheggiate. Le zecche di queste tre grandi città coniarono una serie di monete in onore degli antichi dei greco-romani, tra cui Giove, Apollo, Tiche e Serapide. Sulle monete di Antiochia furono raffigurate alcune delle statue più famose della città: la Tyche eretta da Eutichide (allievo di Lisippo), l’Apollo di Briasside di Atene. 

La persecuzione di Massimino non era tuttavia una richiesta dalla politica imperiale, ma dalle città stesse, la cui ricchezza e l’economia dipendeva dal mantenimento delle attività religiose pagane locali: oracoli, santuari, giochi e feste, sui cui Massimino faceva affidamento per la riscossione dei tributi. 

Le persecuzioni cessarono nel 313 d.C. a seguito dell’Editto di Milano, emanato congiuntamente da Costantino e Licinio che proclamava una politica di libertà religiosa e restituiva ai cristiani i beni confiscati.

 

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